“Anche a Merano gli anni Settanta sono stati quelli del femminismo, del 7 politico, quelli che hanno modificato il nostro modo di essere e di pensare. A me però viene in mente quella volta che al commissario di PS Milite cadde la pistola che mi piombò direttamente sui piedi. Era la volta dell’inaugurazione del Teatro Puccini: due serate, per la prima ad inviti per i VIP, la seconda a pagamento per i comuni mortali. La cosa non era piaciuta e io stesso ero stato il promotore di una grande manifestazione che nelle mie intenzioni, doveva essere assolutamente pacifica, lancio di uova e di mele marce al più. Invece il seme della violenza stava attechendo anche a Merano e presto molte uova si erano trasformate in pietre. Senza conseguenze per fortuna, ma confesso che ci ero rimasto davvero male. E ho capito allora che controllare una folla, sia pure piccola come quella che c’era quella sera, è davvero un’impresa.” – Vittorio Cavini
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