Alberto Lugli, pugliese di origine ma meranese di adozione (risiedo a Merano da 40 anni). Da giovanissimo ho sempre avuto la passione per il cinema e sino al 1972 i miei lavori in Super 8 erano semplicemente fatti per essere visionati in casa da amci ed parenti. Un amico a mia insaputa mi iscrisse al concorso Staffa d’Oro che annualmente, in autunno, si svolgeva a Merano. Con sopresa, il mio breve documentario sulle “Ville Venete” ricevette un riconoscimento (è il premio cui sono più affezionato). In seguito, dopo aver visato come gli autori partecipanti alla rassegna curavano nei dettagli i propri film, l’anno seguente realizzai, forse il mio puù celebre film: “Fuori la cittàb ,l’inferno”, che a Meran o non riscosse consensi unanimi. Il film alla Mostra del cinema non professionale di Montecatini, la più prestigiosa tutt’ora in Italia, ottenne il massimo premio (quell’anno era in concorso anche Nanni Moretti che ottenne un premio non ufficiale per il suo “Patè de bourgeois””). Dopo la proiezione di Montecatini, il film è stato invitato a numerosi festival dove ha ottenuto sempre alti riconoscimenti; in particolare la Plama d’Oro a Pegli. Stessa sorte ebbe un altro mio notissimo film “Schiavo 77”, a Merano ignorato e vincitore a Montecatini con il massimo premio (sono forse l’unico autore sino agli anni 90 ad aver ottenuto due volte la targa Fedic). Questo film ha ottenuto il massimo riconoscimento a tutti i festival in Italia ed è stato più volte invitato all’estero. In seguito a Merano negli anni 80 ho ottenuto a Merano per ben 5 volte la Staffa d’Oro per i seguenti film: “Il mio desiderio”,Le Ostriche di Courseilles”, “Confessioni di una novantenne”, “Peer e Max”, e “Requiem per una città morta”. Anche questi film hanno ottenuto numerosissimi riconoscimenti a tutti i festival Italiani ed internazionali. I miei lavori “Tarantella in una notte di mezza estate” e “Giacomino” hanno ottenuto al Festival Internazionale di Salerno (secondo festival in Itala dopo Venezia) il primo premio per la categoria documentario e soggetto. Altra curiosità; l’anno in ncui partecipai con Giacomino, Giuseppe Tornatore vinse per la categoria documentari. Verso la fine degli anni 80 spentosi l’interesse per il film non professionale, ho dato impulso alle proiezioni di film altamente qualificati come film d’arte con proiezioni nella sala Urania nell’anno 1984. Si iniziò con “E la nave va” di F. Fellini. Dal 1985 le proiezioni del cinema professionale si svolgono all’ Auditorium dello School VIllage di via K. Wolf, con grandissimo riscontro di pubblico. Ogni anno vengono organizzate anche due rassegne per i più piccoli e per i ragazzi.
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