Essere in debito con la fortuna .
Non ho mai avuto la vita semplice, ma mi sono sempre arrangiata. Ho sempre tirato avanti con tante difficoltà, e nonostante questo, devo comunque riconoscere che sono una donna fortunata.
Settembre 1997.
Non mi dimenticherò mai il viso rigato di lacrime di mia mamma che mi salutava dal binario. Io tornavo a Bratislava all’ Università, e l’unica cosa che poteva consegnarmi erano 40 corone. Era tutto ciò che mi portavo in tasca. Pensate che un pacchetto di sigarette ne costava 30!!!
Purtroppo quel mese i miei potevano darmi solo quello. Non mi ricordo con che stato d’animo ho affrontato questo, ma mi ricordo, che ce l’ho sempre fatta. Era arrivato novembre e io già da 2 mesi pulivo gli appartamenti delle vecchie signore benestanti per mantenermi gli studi.
Verso la fine del mese mi trovavo ad un concerto alla sede della Radio, non mi ricordo più cosa ho sentito, ma ho rivisto il direttore d’orchestra con il quale ho lavorato durante l’estate, e anche una mia ex collega che non vedevo da un po’, tra i primi violini.
Appena finita la prima parte, sono sgattaiolata verso il backstage per parlare con lei. Le ho apertamente chiesto se non hanno bisogno di “chiunque” in orchestra. Una che mette gli spartiti sui leggii, o una che archivia …. insomma, cercavo un lavoro un po’ più appagante.
Passa il direttore d’orchestra, mi saluta per nome e mi stringe la mano. Lei non si perde d’animo e spiega la mia richiesta…
Rientro in sala, agitata, perplessa, sorpresa di me stessa, ma anche felice.
Sono stata invitata al concorso lunedì … dopo 3 giorni !!!! … suonare per prendere il posto che si libererà proprio quel giorno.
Fortuna, coraggio, sfacciataggine ??? Forse … ma devo tutto alla MIA fortuna.
… il mio lavoro è il mio hobby, il mio hobby è il mio lavoro e mi pagano per fare qualcosa che farei nel mio tempo libero se non lo facessi per lavoro.
Ma facendolo nel tempo libero, non lo farei mai così …(Lucia)
altri racconti – andere Erzählungen
Lucia Suchanska – Violoncello
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